Tiziana,
complimenti al papà Diego per le belle poesie:
nella prima è evidente la speranza sorretta dalla fede seppure minata dal dolore,
nella seconda tristezza e nostalgia per una lontananza forzata dalla terra delle origini.
Temi diversi, sempre di grande attualità.
Dal Santuario un pensiero e una preghiera.
Grazie di cuore da Diego e Tiziana, per le preghiere, tanto importanti,è un piacere inviarvi i nostri pensieri.
RispondiEliminaA presto
Tiziana
Il Paradiso
RispondiEliminaIl Paradiso può attendere
dove si cerca di esorcizzare
il male del mondo e si vede la luce
quella luce che riesce a bucare le tenebre.
che c’è qua sulla terra fra i poeti
che resteranno per sempre
e che vedranno oltre il pensiero poetico.
E’ un po’ di tempo che non scrivo,
ma non so perché!-
Ho restituito al Paradiso
il mio angelo custode
e ne ho scoperto un’altra sulla
vecchia e cara terra.
Ma avete immaginato che cos’è la vita?
Perché l’acqua del grande fiume
della Vita scorre in continuazione?
Lo sfavillare di una lucciola
nel buio della notte.
Birgil Kills Straight così scrive:
La donna é sacra.
Noi rispettiamo le madri,
le sorelle, le mogli, le figlie, le nipoti.
Sono le donne che ci danno la vita,
che ci nutrono e che ci insegnano a
camminare e parlare.
Come la Beata Vergine delle Grazie.
Gli uomini sono i loro occhi,
le loro orecchie, la loro bocca.
Che cos’è il respiro sbuffante di un bisonte
nell’inverno della prateria.
La breve ombra che scorre sopra l’erba
e si perde nella luce del deserto
e dentro il sole cocente dell’Arizona
Mentre il guerriero galoppa
sul suo veloce destriero
alla ricerca del suo angolo di
Paradiso e di serenità.
Lo sfavillare di una lucciola
nel buio della prateria della notte.
Il Gabbiano
Le Beatitudini dell'anziano
RispondiEliminaNell'anno ispirato a San Paolo
Beati coloro che, come Paolo,
Si sentono scelti e amati da Dio
Prima della creazione del mondo.
Beati coloro che, come Paolo
Vivono la novità dello Spirito
Che nel battesimo ci fa figli di Dio
Beati coloro che, come Paolo.
Odono il padre che in Gesù
Ci colma di tutte le benedizione
Beati coloro che, come Paolo,
Vivono con gioia il mistero
Del Signore crocifisso e risorto
Nella loro vita.
Beati coloro che, come Paolo
Si accosta al banchetto dell'Eucaristia,
Riconciliati con i fratelli e le sorelle
Beati coloro che, come Paolo,
Ringraziano il Padre
Che ci chiama a vivere
In comunione con i fratelli e le sorelle
E ci arricchisce della grazia di Cristo
Beati noi se ci impegniamo
A essere Paolo oggi;
Siamo come lui testimoni fedeli
Del Signore Gesù, e lo annunciamo
Con gioia e coerenza. Amen
Beatitudini ispirate alle Lettere di san Paolo.
Il gabbiano
La vita
RispondiEliminaChe cos'è la vita?
La vita è come un alito di vento
Che si disperde nel firmamento
Ma è anche una minuscola particella
Di eternità nel cielo grigio
Nel cielo greve
E' come la piuma di un pettirosso
Ferito di vale in valle trascina
E si disperde nell'immensità
Del creato in un giorno di dolore
Che sfuma e se ne va.
Disperdendosi fra valli e montagne
Fra gole e ruscelli
Bianche di candida neve
Lasciando dietro il suo passaggio
Gocce di sangue e di dolore
Ma la vita è sicuramente un regalo
Prezioso che svanisce come
Un dardo infuocato nel cielo.
Nel suo difficile volo tra sofferenze
E fiori di campo
Questa è la vita
Ma la vita è come quei profumi
Che sembra debbono subito svanire
Eppure resistono al tempo
E penetrano di sé ogni cosa.
Come si respira tra le mura
di questo immacolato Santuario.
Il gabbiano
Ricordo le ultime parole di
RispondiEliminaTeresa mia madre.
All'alba di quel lontano mattino
Quando sono partito per arruolarmi
Nell'Arma, tu mi dicesti:
Figlio mio prediletto
Ora che sei in principio
Dalla tua carriera militare
In provincie lontane
Dalla tua Old Calabria
Diventerai grande
Amatore di pace e di giustizia
Acqua cheta oggi tu sei
Ma oceano diventerai soccorrendo
Vecchi, bisognosi, donne e bambini
In principio ti sentirai triste ed inquieto.
In quel tuo quotidiano lavoro
Ma al termine della tua lunga giornata
Non potrai essere veramente felice.
"Fino a quando
Nel giorno che muore
Un solo uomo
In tutto il mondo,
Verserà in silenzio
Le lacrime amare
Della solitudine"
A chi ti chiede chi sei?
Da dove vieni?
Dove vai?
Così risponderai:
Il mio passato
E' ch'io sono stato
L'ho già dimenticato
Il mio futuro?
Credo ci sia nessuno
Capace di vedere oltre quel muro
Del nuovo presente
Mi spiace tanto, sono in servizio
Non posso dirti niente.
Ti sentirai felice di essere stato
Vai è torna vincitore
Mio piccolo cavaliere errante.
Si! Dopo una lunga carriera militare
Sotto le ali della grande Aquila della Benemerita
Ho raggiunto il massimo grado
Dei sottufficiali
E per coronare le mie aspettative
Mi è stata concessa la Croce
Di Cavaliere della Repubblica,
Come tu sognavi
Soltanto che tu non c'eri più
Per festeggiare
Perché il padre celeste ti aveva chiamata
Così in quel Paradiso
Dove c'è la vita, la Verità e l'Amore
Nell'unità del Figlio e dello Spirito Santo
Dove vivono i giusti
Ma quella croce di Cavaliere
L'ho dedicata a te, mamma Teresa.
Dedico questa poesia a Teresa mia madre , che ha sempre
Sognato di vedere un giorno il suo piccolo cavaliere errante
In sella di un baio destriero galoppare sui sentieri
del Bel Paese con la bandoliera bianca e il Pennacchio Rosso Blù
Una preghiera per tutti voi da Diego Cocolo
RispondiEliminaAve a Maria
RispondiEliminaLuce e colori della montagna.
Oggi è una limpida giornata
Piena di sole e gioia di vivere.
Di fronte a me vedo le alte e bianche montagne
Dove scorre lenta la Dora Baltea
E’ una giornata di metà aprile,
Il paesaggio con la neve è bellissimo
Le primule sulle sponde del fiume
E i bucaneve sono tutte fiorite e l’aria
E’frizzante e profuma di violette
E’ il luogo dove dimora la luce
E la serenità dell’anima,
E dove nasce spontanea dal cuore
Quella semplice preghiera:
Ave o Maria!
Molte piante sono fiorite.
Questo è proprio il luogo del silenzio
Dove l’uomo può riflettere sul creato.
Ma che cos’è il silenzio?
E’ un lembo di cielo
Che scende verso la verde valle
Viene dai grandi spazi celesti
Dalle marine della luna fredda.
Spesso questo silenzio viene interrotto
Dalla lenta corsa del fiume che lambisce
Le rocce granitiche.
In quest’angolo di paradiso dove c’è
Tanta pace e tranquillità
In pettirosso si è posato sul mio cavalletto.
E continuava a cinguettare
Come se nulla fosse
Mentre dipingevo quel paesaggio
Struggente e meraviglioso
Più a valle un capriolo si abbeverava
Al fiume e mi guardava
Ed altri sulle nude rocce
Leccavano un briciolo di sale.
Da queste montagne banche di neve
Nasce l’anima del grande fiume della vita
E tu pescatore di versi getta la tua rete.
Fra queste bianche montane.
I grandi fiumi e le montagne innevate
Sono sempre stati dai poeti ricercati
Come pure dei grandi pittori.
Forse per la bellezza dei luoghi
O per rimanere all’aria aperta.
Un tempo molto lontano
Oltre ad essere valenti pittori
Si preparavano da se anche le tele
E i colori
Per dipingere i loro quadri
Sì, oltre ad essere artisti
Erano anche alchimisti
L’alchimia è una disciplina
Fisica e chimica
Oltre ad essere una scienza
Implicava una certa esperienza
Furono gli artefici dell’esperimento
In quest’ottica la scienza alchemica
Era anche una conoscenza
Metafisica e filosofica.
Oggi gli artisti
E i pittori della domenica
Come me
Non hanno bisogno di essere
Alchimisti, perché ci pensa l’industria
A preparare tutto il materiale
Pittorico
Dai pennelli, alle tele ed ai colori.
I colori della mia tavolozza
Sono contenuti in tubetti cilindrici
E sistemati a raggiera
Altro non sono che un miscuglio
Chimico
Per molti artisti la scelta dei pigmenti
E’l’ordine in cui sono disposti
Sulla tavolozza
E’ una questione personale
Di massima importanza
Baudelaire raccontava
Che il pittore francese Eugène De Lacroix
Disponeva i colori sulla sua tavolozza
Con la stessa cura meticolosa
Con cui una donna prepara
Un bouquet di fiori
Il termine si riferisce
Alla gamma dei colori
Caratteristica di un artista
Caravaggio aveva una tavolozza scura
O ristretta
Monet: una tavolozza
Ricca e luminosa
Come la nostra
Opalescenti, giallo di Napoli, verde
Rossi, azzurri ed alcuni sbiaditi
Pronti per essere usati
E scelti dalla nostra fantasia
Dei pittori
Che amano dipingere sotto il sole
All’aria aperta
O meglio dire
Come facevano i pittori francesi
Dell’Ottocento
“Il plein air”
Come i grandi. Renoir e Monet
Che dipingevano lungo la Senna
E i macchiaioli sulle rive dell’Arno
Questa mattina,
Dopo di aver sistemato
Il cavalletto sulle sponde del fiume
Da dove si ammira l’immensa verde
Montagna piemontese
Dai grandi picchi
E degli infiniti orizzonti
Ma qualche diecina e più avanti di km
Scorre placito il grande fiume della vita.
Che attraversa la bellissima città di Torino.
Che è stata la prima capitale d’Italia
Nei suoi movimenti è molto
Evidente…in cui l’acqua
Rallenta il suo corso e forma dei
Piccoli stagni naturali
Il parco attuale, alla confluenza di tre fiumi, il Po,
La Dora Riparia e la Baltica
Ho deciso di dipinger quell’angolo fantastico.
Dove nasce il fiume della Vita
Il Gabbiano (per tutti i pittori)
LO SCORRERE DEL TEMPO
RispondiEliminaSe possiamo farci un’idea
Del tempo,
Quel solo punto si può
Chiamare presente
Che non si può suddividere
In particelle,
per quanto piccolissime.
Ma anche quel
Punto trasvola così rapidamente
Dal futuro al passato
Da non avere estensione
Alcuna di durata.
Risulta però che
Futuro e passato non esistono.
I tre tempi
Sono piuttosto
Il presente del passato
Il presente del presente,
Il presente del futuro
Il presente del passato e
La memoria,
Il presente del presente
È l’intuizione diretta,
Il presente del futuro
È l’attesa
Sant’Agostino
( Le Confessioni)
Il Gabbiano
La notte se ne va
RispondiEliminaLa notte sta per tramontare
Lasciando il posto al nuovo giorno
L'alba è ancora lontana
Ma si notano i primi bagliori
Del crepuscolo
La finestra è spalancata nell'immensità
Della natura
Ci giungono i primi rumori
I rumori incessanti della vita di ogni giorno
Guardando verso la strada
Ancora per poco vi è quella serena
Tranquillità
I bambini alla chetichella si avviano
Verso la fermata del Bus
Che li porta a scuola
La strada incomincia a ripopolarsi di persone.
Che freddolose vanno e vengono
Con il traffico stradale incessante
Che aumenta sempre più
Con il caos crescendo
Si!
Non c'è pace fra gli ulivi
Come recitava la parodia di un vecchio film
Ma, per fortuna, progressivamente sorge il sole
I suoi raggi incominciano a scaldare
L'aria e la vita sta riprendendo
Dolcemente
Si sente nell'aria il profumo del pane
Appena sfornato che giunge dal vicino forno.
Il crepuscolo, con lievi ali
Di stornelli che sfiorano
Le case di periferia
Senza luce di focolare
Mentre il vecchio fiume continua
La sua corsa verso il mare
Nell'aria ci sono i presupposti
Che qualcosa sta per cambiare
Cos'è l'amore?
RispondiEliminaE' come un fiore profumato di campo
O come un soffio di vento
Che arriva improvvisante
E ti avvolge leggiadro
E' spensierato.
E' come l'aria che respiriamo:
Una fonte di vita
Di giovinezza e di bellezza.
L'amore è anche fiducia
Ciò si ottiene mostrando
La gioia nel cuore
Perché l'amore è anche perdono
Perché è la dolcezza di un dono
Gli anni che passano
Per quelli che amano
Sono veloci come il tempo
Che passa e vola via.
L'amore é come le onde del mare
Splendide e ribelli
Che s'infrangono contro
Gli scogli e la riva.
L'amore é come una farfalla
Colorata e sbarazzina
Tanto dolce e birichina.
E'come un gabbiano
Che s'innalza nel cielo
E poi si posa sugli scogli
Di Portofino pieno di sogni
Da fare arrivare sempre più in alto
Per farli cullare sopra le nuvole
Per poi farli realizzare.
L'amore è, come la vita,
Un'arte meravigliosa ed antica
Che richiede sforzo e saggezza,
E' difficile la definizione di amore
L'amore è la cosa più bella che esista,
Ti mette le ali e ti fa volare
Verso gli orizzonti lontani.
Il Gabbiano
NAVIGANDO SUL VECCHIO
RispondiEliminaFIUME DELLA VITA
Il fiume a maggio scorre silenzioso
E’ bello passeggiare sul sentiero bianco
Sotto la frescura dei verdi
E contorti pioppeti
Afrodisiaci e sublimi.
E bello fare quattro passi all’alba
Quando il sole dai primi segni di vita,
Quando si percepiscono i primi cinguettii
Che man mano che il giorno cresce
Diventa un vero concerto di rane, uccelli
Stanziali e migratori.
Si percepiscono soavi e argentini
I primi rintocchi delle campane
Del paese che ci annunciano
L’ora della preghiera.
Mese di Maggio,
mese di Maria.
Rivedo le vecchiette che si avviano
A lento passo verso la chiesa
Per ascoltare la messa del mattino.
Tra gli uccelli, le rane e le campane
Un concerto che tocca l’anima e il cuore
Quelli sono i richiami della vita,
Il richiamo dell’amore
E’ un concerto che sembra una melodia,
Una preghiera e una dolce poesia.
Lo scorrere placido del fiume
E il suo silenzio, il grande tacere della natura.
E il venticello del mattino che trama
Fra le canne della Laguna.
Gli argini sono tutti fioriti di fiori speciali.
Le violette profumate che sanno di desiderio, di giovinezza e d’amore.
Gli innamorati corrono sulle spiaggette
E poi si trovano a rotolare sull’erba
umida della notte.
Mentre il nostro battello scivola lentamente.
Sulle acque limacciose
Del grande fiume della vita
Sulla tolda del battello c’è anche
Un momento per meditare,
E per contemplare quel paesaggio
Astratto, metafisico e lunare
Lambito dal vecchio fiume.
Dal serpentone dalle mille volute.
Fra non poco scompare.
Diventando un tutt’uno con la laguna
Salmastra e la boscaglia di canneti.
Quello è l’habitat naturale delle anatre.
Le fologhe e i trampolieri.
Sotto il primo sole di maggio.
Il Gabbiano
Un pensiero e un saluto a tutti i visitatori del Santuario, ai naviganti sul web e allo staff del sito. Grazie delle preghiere che contraccambiamo sentitamente.
RispondiEliminaUn grazie da Tiziana e Diego (Il gabbiano)
RispondiEliminaFuggire… Restare per sempre
RispondiEliminaSpesso mi sono detto:
" Adesso basta! Vado via
Poi, dopo poco tempo,
Ho trovato innumerevoli ragioni
Per rimanere
Solo Tu o Beata Maria puoi aprire la porta del paradiso.
Probabilmente ,
Un unico mondo
La tavolozza con tutti i colori
Tutte le sfumature,
Del più bel paesaggio marino
Al semplice angolo con giardino
Ogni domanda e risposta
Oppure soltanto un riflesso
Di Te stesso?
Tra vele che vengono dal nord
Trasportate dai venti
Realizzi finalmente il sogno
Quel sogno giovanile
Desiderato a lungo:
Vivere su un'isola
Il mio destino
Era quello di restare
Un piede in mare l'altro in terra
Qui vi è qualche cosa di magico
Voglio fuggire, voglio restare
Per sempre
Il Gabbiano
DEDICATA AL SANTUARIO
RispondiEliminaIl Fiume Mincio
E’come un lungo serpentone
Con le sue intricate volute
Forma un parco naturale
Con una varietà di uccelli stanziali
Che annoverano sono le gallinelle
Le Folaghe e i Germani reali
E non mancano le rane gracchiare
Tra Svassi e Tuffetti
Nelle zone si alternano i fitti canneti
E Spazi di acque aperte
Dove il pescatore con la sua
Barca va a pescare
I lucci e le anguille
Non poteva mancare la Marti pescatrice
Della splendida livrea colorata
Le Valli del Mincio
Non possono mancare i Gabbiani
E i rossi Aironi
I Cigni bianchi che rincorrono
I bambini per cibarsi delle
Loro merendine
Rappresentano una nota caratteristica
Dei Laghi di Mantova
Ma non mancano i rapaci
Come il Falco di palude
E’ anche presente il Nibbio bruno
Più a valle vi è Grazie di Curtatone
E sulla riva del fiume e il Santuario
Di Santa Maria delle Grazie
Eretto per volontà di Mantova i Signori
In seguito ad una pestilenza
La Chiesa è gotica lombarda
All’interno osserviamo una vera
E propria galleria di statue policrome
Raffigurante soldati e popolani
Imperatori e papi
Collocati nel posto d’onore
Con ex voto e testimonianze
Di grazie ricevute
Vi è un Mausoleo di Giulio Romano
Con le spoglie di Baldassarre Castiglione
Di fronte al Santuario speciale
Della Madonna delle Grazie
Dispensatrice di miracoli
Vie è il famoso laghetto dei canneti
La grande Piazza dei Madonnari.
Che ogni stagione richiama migliaia
Di fedeli
Oggi è come ieri
Siamo entrati a piegare avanti all’altare
Della Vergine Maria
Il ginocchio per devozione
Il Gabbiano
Il valore dell'uomo
RispondiEliminaHa un diverso sapore
Anzi è un suono:
Il sibilo del vento nel deserto
Il muggito delle onde del mare
Il fruscio intricante delle foglie dei boschi.
Il battito misterioso delle ali di un fringuello
E profondo della vita nel ventre materno.
E' il rimpianto di chi scopre,
Di chi guarda alla morte
Con la consapevolezza che tutto passa
Senza finire mai del tutto
Perché il valore dell'uomo è nel messaggio.
Che lo lascia ai figli
E nella memoria degli amici
E nella scoperta della poesia
Che è in ciascuno di noi
E che un soffio basta a risvegliare la pena.
Scrive Mario Luzi,
E durare oltre quest'attimo
Il grande attore Troisi
Ci è riuscito
Il Gabbiano
PASSO GAVIA
RispondiEliminaFin dai secoli passati
Fu una via di comunicazione
Fra vallate e nazioni
Ed acquisì sempre più importanza
Essendo una via privilegiata
Tra la Serenissima Repubblica
Di Venezia
E il Ducato di Milano
Ai giorni nostri il nome del Passo Gavia
E invece indissolubilmente legato agli eventi
Bellici della Prima Guerra Mondiale
Fu teatro di numerosi scontri
D’importanza fondamentale
Di cui oggi vogliamo parlare
Le cui testimonianze si trovano
Ancora oggi sulla cima “ Vallombrina”
Cui numerose imprese sono legate
Anche Al Giro d’Italia.
Il passo Gavia
Presenta l’ambiente
E la vegetazione tipica dell’alta quota
Oggi siamo qui ai margini del caratteristico.
Laghetto alpino
Chiamato Lago Bianco
Per la limpidezza delle sue acque
Da dove si gode una vista incomparabile
Sul Gruppo dell’Ortles e su
Quello dell’Adamello e del Tonale
Cime memorabili
– Videro nei loro domini eccelse
Imprese da leggenda.
Lassù gli alpini nostri
Stettero saldi come rupi quando,
In un’ora terribile,
La Patria poteva essere con loro travolta
E di lassù si lanciarono, primi,
Sulla rotta definitiva del nemico
Per le vie aperte
Verso i nuovi confini d’Italia.
Chi tornò dopo la vittoria
Nei quieti borghi della valle,
Chi pensa a quegli anni
Con fiero orgoglio,
Forse nostalgico,
Come erano nostalgiche
Lassù le canzoni di guerra.
E di canti di guerra risuonò
Trionfante il Tonale e sul Gavia
Quando fu liberata
Nella luce bronzea,
La grande immagine della
Vittoria bresciana,
Alta sulle sacre ossa dei Caduti,
A bandire nei secoli –
Come augurò il poeta-
Il diritto d’Italia
Sulle vette conquistate
E su ogni altra cima
A cui l’uomo ascenda
Nei domini della spirito.
L’Amore di Dio è passato attraverso
Il Tuo Cuore ed è entrato
Nella nostra tormentata storia
Per riempirla di luce e di speranza
O Vergine Maria delle Grazie
Ti preghiamo
Il Gabbiano
PER GRAZIA RICEVUTA
RispondiEliminaO Vergine Maria
Sono Tiziana, che m’inchino umilmente
Ai tuoi piedi
Per ringraziarti fermamente
Per la grazia ricevuta
E per lo scansato pericolo
Dell’incidente stradale
Subito giorni fa
E’ stata proprio la tua mano
Misericordiosa che ha deviato
La traiettoria della mia caduta
Sulla sede stradale
Facendomi pesantemente cadere.
Sopra una boschina
Attenuando così fra le frasche
La mia caduta
Grazie a Te, Vergine Santa
Ho riportato lievi escoriazioni
E pochi giorni di degenza in Ospedale
Ed ora sono qui per ringraziarti
“ Maria, Donna del sì,
L’amore di Dio è passato attraverso
Il Tuo Cuore
“Dio per la tua interiezione, mi ha presa per i capelli.
E mi ha riportato sulla terra
Da morte sicura
Noi siamo legati profondamente a te
O Maria, Madonna delle Grazie
La tua bontà ci spira fiducia
E ci attira dolcemente a Te
Pronunciando la più bella preghiera
Quella che abbiamo appreso dall’Angelo
E che vorremmo non avesse mai fine
Ave Maria, Piena di grazia
Il Signore è con te”
Il Gabbiano
Nel giorno del mio compleanno 11 giugno, ringrazio la Beata Vergine per avermi dato la possibilità di continuare la mia vita insieme ai miei cari. La mia city bike è distrutta, un automobilista mi ha tamponata su un rettilineo, andava a forte velocità ed io sono stata sobbalzata oltre un fosso, tra due alberi, sono passata in mezzo ai tronchi ferendomi tutta la parte sinistra, una costola e clavicola,ginocchio e gravi escoriazioni, forte urto all'emisfero sinistro della testa. Dice di non avermi vista, in pieno giorno......ero a magine pedonale. Ha per fortuna chiamato i soccorsi e hanno dovuto liberarmi tagliando i rami con un'ascia. Le foto sono incredibili, perchè mi sono incastrata sotto, infilandomi in un cunicolo, non mi avrebbe ritrovata nessuno.
RispondiEliminaOltretutto,nel frattempo, alla presenza di carabinieri e soccorsi sanitari, una grossa mercedes nera ha accostato e mi ha rubato la borsa in terra con tutto il contenuto (documenti, cellulare ecc) non avrebbero neppure potuto riconoscere le mie generalita'. I carabinieri hanno identificato i primi numeri della targa dell'auto che è ripartita a forte velocità.
Questi i fatti, è un miracolo che io sia qui a raccontarli. Solo due mesi fa mi ero rivolta con fede alla BV per chiedere la guarigione di mio padre (Il gabbiano) affetto da preoccupanti patologie. Ora stiamo bene tutti e due e la GRAZIA SI E' MOLTIPLICATA!!!!
Non ho parole ora, solo preghiere.
Devotamente
Tiziana
STRADE INSANGUINATE
RispondiEliminaDa Sud al Nord
Da Est ad Ovest d’Italia
Le nostre strade
Sono tappezzate
Da croci bianche
E mazzi di fiori sbiaditi
Giorno dopo giorno
Vengono irrorate
Dal sangue generoso
Dagli utenti.
Non passo giorno
Che non leggiamo articoli
Impressionanti
Di morti e feriti
Al volante gli agenti dell’Ordine
Sorprendono gente distratta:
Ubriaca o drogata
Alla fine della giornata
Hanno commesso, minimo
Una bravata
Sono degli irresponsabili
Che non si rendono conto che guidano
Un mezzo di morte
Il fatto é che t’investono e poi
Scappano via
Tanto sanno che se li arrestano
Dopo qualche giorno ritornano
In libertà
Al massimo saranno denunciati
A piede libero
Per lesioni o omicidio colposo
Tanto c’è l’assicurazione che paga
Un ragazzo o un anziano
Non può attraversare un incrocio
Perché viene stesso orizzontalmente
Se procede in bicicletta
Non sa che cosa gli aspetta
Viene proiettato sullo stradone
O nella scarpata o nel burrone
L’autista si giustifica:
“ Non mi sono accorto”
A che cosa pensavi
Quando guidavi?
Sicuramente telefonavi
Tanto c’è sempre l’assicurazione!
Che paga
Per fare bella figura
L’uomo si trasfigura
Or diventa bambino
Or fa l’assassino o il pirata
Della strada
Cerca il mito nella velocità
Alza il gomito
Vuole il pianto
Padron del mezzo come della morte
Vede nell’oro le porte del dolore
L’uomo fa di tutto
Per non fare niente:
I colori che bella fan la vita
Radiar vede da una pepita
Prima “l’idolo del bambino innocente
Poi il ragazzo intelligente
Dal giovane intraprendente
Dall’uomo furbo e sapientone
Farabutto che fa il santo:
Che si giustifica:
“Non mi sono accorto”,
Intanto il pedone, il ciclista o il ciclo motorista
Sta all’ospedale o al Camposanto.
E a noi che in te, Beata Vergine confidiamo
Tendiamo una mano
E come un dono
Non ci resta che il perdono.
Il Gabbiano
PER GRAZIA RICEVUTA
RispondiEliminaO Vergine Maria
m’inchino umilmente
Ai tuoi piedi
Per ringraziarti fermamente
Per la grazia ricevuta
E per lo scansato pericolo
E’ stata proprio la tua mano
Misericordiosa che ha deviato
La traiettoria della caduta
Sulla sede stradale
Facendoti pesantemente cadere.
Sopra una boschina
Attenuandola così fra le frasche
Grazie a Te, Vergine Santa
ora sono qui per ringraziarti
“ Maria, Donna del sì,
L’amore di Dio è passato attraverso
Il Tuo Cuore
“Dio per la tua interiezione, mi ha presa per i capelli.
E mi ha riportato sulla terra
Da morte sicura
Noi siamo legati profondamente a te
O Maria, Madonna delle Grazie
La tua bontà ci spira fiducia
E ci attira dolcemente a Te
Pronunciando la più bella preghiera
Quella che abbiamo appreso dall’Angelo
E che vorremmo non avesse mai fine
Ave Maria, Piena di grazia
Il Signore è con te”
Il Gabbiano
Occhi Lucidi di pianto
RispondiEliminaCi vorrebbe la penna scorrevole
Di un vero poeta
Per descrivere questi fuggevoli
Momenti di tenerezza.
E gli occhi attenti di un pittore
Per fare diventare la notte una culla
Colorata di stelle
Le rose profumate del giardino
Nel mese di Maggio
Portano il profumo dell’amore
Sul talamo dove nasce la vita
Invola l’amore e la gioia di vivere
Le azalee lo vestono di profumi
La tua anima fragile
Di gioiosi colori
Il Silenzio del vento della sera
La fresca ebbrezza marina
Gocce di rugiada
Sono i tuoi occhi lucidi di pianto
La tua tenerezza? un prato di viole
Il libro che tiene fra le mani
Profuma? La tua ispirazione!
Il Gabbiano
Alberi sospesi
RispondiEliminaUna tua mano, o Vergine Beata,
nel buio del giorno,
che accarezza il cuore
sciupato e ferito dalla vita,
sentimento forte come la roccia
che vibra e palpita
del suo essere per sempre.
Fra le fronde stropicciate
di alberi sospesi,
un corpo intrappolato
legato al niente,
sciolto dal nulla,
salvato dalla speranza.
Una mano e il dolore,
ricurvo nel se’
proteso all’infinito
che respira nel suo domani
la forza di ricominciare.
Tiziana Cocolo
CIME TEMPESTOSE
RispondiEliminaSono salito
Un passo dopo l’altro,
Fino alla cima
Di questa meravigliosa montagna
Dolomitica,
Paradiso degli
Scalatori.
Ancora imbiancata
Di candida neve.
I primi raggi del sole
Mi hanno colto sul difficile
Sentiero
Dove regna il silenzio assoluto,
Ma senti una musica celestiale
Portata da un leggero venticello
Che ti accarezza il viso
Una breve sosta
E poi siamo arrivati
Dove l’occhio spazia all’infinito
Orizzonte:
Da dove si possono ammirare
Una dopo l’altra,
Le superbe cime
Dove l’uomo possa meditare
Sulle bellezze del creato.
Oh, madre natura, genitrice
Di tutte le creature alle quali
Hai dato la vita.
Continui ogni giorno stancabile
Il tuo girotondo infinito.
Mentre ad ogni aurora ti lasci
Baciare dal sole, rammenta
I tanti animali, che dai tuoi frutti
Traggono sostentamento per vivere
Non tutti ti portano rispetto!
Qualcuno in preda a funesta vita,
Calpesta il tuo ventre!
Tutte le creature sono sorelle fra loto
Solo “l’uomo” è impietoso e pensa
Di fare di te ciò che vuole!
A volte ti ribelli scatenando
La natura che ti circonda:
Causando disastri
Terremoti e alluvioni
Con milioni
Di creature morti invano,
Ma quella bestia, quasi sempre
Trova riparo nella tua intelligenza
Il cielo è il tuo grande alleato
Manda il vento in segno di angoscia
Manda tuoni e lampi in segno di rabbia
Manda la pioggia in segno di pianto
Ma quando anche il gelo
Non riesce a placare.
Della serpe umana la cattiveria,
Ti veste di bianco candore e
Trovi rifugio in quel candido vestito di neve
Sognando un altare di nuovi orizzonti
Vai alla dispera ricerca di remoti splendori.
Quando ancora eri pura
Poi la neve si scioglie con l’aiuto del sole.
Ti vesti di nuovi colori e delicati profumi.
Della primavera
Ma ciò nonostante l’uomo,
Imperterrito, continua la marcia
Verso la tua distruzione.
A quel tempo laggiù io sarò
Nel profondo dei visceri tuoi!
Ma, ti prego non me lo dire
Quando sarai vicina a morire!
Voglio ancora continuare
A scalare le cime del vento
Dove regna l’armonia della pace
E le aurore sono tutte rosa
Dove regna l’amore
Splende sempre il sole
E il vecchio alpinista
Continua a sognare
e a pregarti:
Beata Vergine Maria.
Il Gabbiano
Sole a mezz’asta
RispondiEliminaLa svolta nel riquadro del tuo spazio,
il gemito di mille pensieri
e l’amore fremente nel buio.
Sole a mezz’asta,
la vita che si ribella
al niente imposto.
Tutto ritorna, tutto rinasce,
ciò che non vive
non t’appartiene.
Tu sei la forza immensa
nella fragilità,
corri per la strada che sogni,
nessuno ancora ti può fermare.
La svolta sei tu,
nello spazio che lasciato libero
ti accoglie,
al di là delle barriere.
Beata Vergine Maria.
RispondiEliminaOcchi di stelle
Volgendo lo sguardo al cielo
Incontro i tuoi occhi
Incantevoli stelle
Nella loro luce mi abbandono
Come una goccia di pioggia
Caduta dal cielo su di una foglia
Del verde giardino.
Una goccia di linfa
Che genera la vita
In un oceano di tenerezza
Il mio cavalletto con la tela bianca
Sembra in silenzio mentre il vecchio
Fiume della vita continua a scorrere
Alla ricerca dell'azzurro mare
Il sole sta per tramontare
E la luce è meravigliosa
Mentre la notte mi racconta di te
Sento fra le fronde verdi del giardino
Che la notte mi racconta di te
Sussurra il tuo nome
Nel fruscio del vento della sera
Che trasparente sfiora i miei pensieri
L'aria e satura del tuo profumo
Della tua bellezza
E mentre la notte arriva
Dolcemente come un viandante
Nel buio
L'ultima farfalla
Che era posata sul ramo del pesco fiorito
E' volata via
Sì, come hai fatto tu!
E mentre il fiume prosegue il suo
Lento corso verso la vita
Osservo questo suggestivo scenario
Tra il profumo delle rose
E delle viole
Tutti questi profumi raccoglie il vento
Di quello che rasta di te.
Un suggestivo scenario di ricordi
E di pensieri che riescono ad
Emozionarmi occhi di Stelle
Il Gabbiano
La vita
RispondiEliminaLa luce sfavillante dell'aurora
E quella del sorgere del sole
Vede milioni di creature
Gioire alla vita che ci circonda
Perché la vita è la vita!
La vita è come una penna d'uccello
Ferita di valle in valle portata
Dal vento che tutto trascina.
E' come una nuvola piccina
Che piano piano sfuma e scompare
Nel cielo turchino
"La vita…. Una particella di eternità
Che all'improvviso, come un soffio,
In un giorno grigio di pioggia,
Silenziosa sfuma e se ne va
Poi, per chi crede, sarà vita eterna
In quel paradiso celeste ti accolgono
Gli Angeli per l'eternità
Per quelli senza la fede,
E' stato un regalo fragilissimo
Che sbiadisce e svanisce nel nulla
Chi rimane affranta, legato all'amore,
L'arduo cammino tra fiori e dolori.
Ma è pur sempre la vita !
Che va sempre vissuta con rispetto
Giorno dopo giorno,
Fino alla fine naturale
Perché in un batter d'ali,
Svanisce e resta per l'eternità
Lasciando la tua dolcezza nel cuore,
Beata Vergine delle Grazie.
Il Gabbiano
Sei dolcissima Beata Vergine Maria
RispondiEliminaSei la stella del mattino
Che oscura il cielo
Come se fosse coperto
Da nuvole di pioggia.
Le cime maestose bianche
Di neve,
S'inchinano al tuo passaggio
Perché sei dolcissima
Se l'arcobaleno dai mille colori,
osasse guardarti
I suoi colori sbiadirebbero
Come nuvole pallide
E smarrirebbero il suo splendore
Colorata tra cielo e terra
Perché tu sei dolcissima!
Se la luna desidera, tremula
Illuminare i tuoi sogni
Potrà farlo, solo, tenendo
Per mano le stelle
Perché tu sei dolcissima!
Il sole quando sfugge alle nuvole
é costretto a rubare la luce dai tuoi occhi.
Per risplendere ancora in cielo,
Perché tu sei dolcissima!
Il mare ti offre il suo splendore
Per specchiare la tua bellezza
Tutti ti vorrebbero in loro compagnia
Perché sei bella e gioiosa
Con la tua immagine angelica.
Perché tu sei dolcissima
Nei concorsi di bellezza
tutte nel mondo scomparirebbero,
Al tuo cospetto.
Perché tu, con la tua gaiezza
Fai oscurare persino la stella polare
Tu sei luminosa come Orione
La stella più brillante del mattino
Che sparisce dopo aver brillato
Per lo spazio di una notte
Ma tu brillerai per sempre
Meravigliosamente
Fra le stelle del firmamento.
IL Gabbiano
PREGHIERA
RispondiEliminaALLA MADONNA DELLE GRAZIE.
Sui passi di Cristo, veniamo a Te,
Madonna delle Grazie, e Ti salutiamo,
Ringraziandoti per il miracolo di nostra
Figlia Tiziana
Ave o Maria, Ave o Madre di Cristo;
Ave Maria della Chiesa e Madre nostra,
Accogli, o Vergine Santa, affetti e trepidazioni.
E suppliche che da sempre a Te rivolgiamo.
Come in questi ultimi tempi
Sostieni i nostri passi sulla
Via di una fede serena e coraggiosa
Insegnaci a faticare e a vivere come Gesù.
In quotidiano abbandono alle buone mani di Dio
Nostro Padre,
Nella premura per la nostra famiglia
E speciale modo per nostra figlia
Tiziana
Per il prossimo e per la Chiesa di Curatore
Dove domenica pomeriggio
Abbiamo piegato il ginocchio davanti all’Altare.
Maggiore-
Siamo venuti tutta la famiglia, come
Testimoni di perdono, di pacificazione
E di tenace speranza
Benedici il Santuario
Apri l’orizzonte a tutti i fedeli
Perché anche da loro avvenga
Quello che dice il signore
Fe che con Te contempliamo sempre
Il volto glorioso di Cristo nostro Signore,
Il figlio Tuo crocifisso risorto e asceso al cielo.
Per noi fatta vita, verità e vita.
O clemente, o pia, o dolcissima Vergine Maria
A te ci rivolgiamo con fiducia
Il Gabbiano
Preghiera alla Vergine Maria
RispondiEliminaQuesta non vuol essere una poesia
Ma una semplice preghiera
Alla Vergine Maria
Ci succede spesso, quando raggiungiamo il vertice.
Di una cima dolomitica e guardando di lassù.
Le bellezze del creato
Di quel mondo a Te tanto amato
Ci rivolgiamo reverente all’Augusta Regina.
Degli Angeli
E Madre nostra pietosa
Madre e fedele sposa
Che sei bella come una rosa di maggio
Che rifulgente con i Tuoi
Splendori anche fra le solitudini di questi
Alti e suggestivi monti ancora innevati
E delle foreste sottostanti
Di questo paesaggio metafisico
E lunare.
Dove regna soltanto il silenzio
Con l’animo santamente commosso
Solleviamo a Te
I nostri sguardi, e nell’espressione più candida
Dei nostri affetti
Ti indirizziamo la nostra fervida preghiera.
Per ringraziarti di averci assistiti e guidati.
Nei momenti più difficili per molti anni
Nell’ascensione di queste superbe
Ed alte cime dolomitiche
Di queste meravigliose montagne
Benedette di cui sei Regina.
Il Gabbiano
LA STORIA DELLA MADONNA
RispondiEliminaDELLE GRAZIE.
Una storia lontana nel tempo
Di un’isola paludosa
E infestata da coccodrilli
Zanzare, pesci e serpenti
E un’isola lambita dal fiume Mincio
Che dilagava in val Padana
Formando i laghi di Mantova
Sopra questa duna sabbiosa
Che formava un’altura,
Ai piedi della quale il Mincio
Cantata dal poeta Virgilio
Allora non ancora contenuto
In un vero fiume
Dilagava in una vasta palude di canneti
Dove gli uccelli e le folaghe sguazzavano
E nidificavano
Verso il Mille sorgeva un umile capitello.
Dove era collocata una rozza tavola dipinta.
Raffigurante la Madonna
Con il Bambino;
Verso quest’immagine avevano una particolare.
Devozione i barcaioli
I cacciatori e i raccoglitori di canne
Nonché gli abitanti dei vicini villaggi rivieraschi
Questi antichi barcaioli solcavano in tutti i sensi.
L’ampio e limaccioso stagno,
Il popolo semplice dei pescatori
Ricevette molte grazie,
E con le loro offerte e le limosine dei pellegrini
Il capitello venne sostituito in un oratorio.
E la fama dell’immagine miracolosa
In breve dalle rive del lago
Si estese alla città congaghesca
Alle regioni circonvicine
Nel 1399 infierendo in Italia,
E in Mantova più che altrove,
Il flagello della peste,
Portata dal famoso esercito
Di ventura
Lanzichenecchi,
Soldati di pessima fama
Visto che dove passavano portavano
Distruzione
E spesso volentieri gravi malattie
Questi soldati venivano dall’Austria,
Per arrivare a Mantova
Dovettero passare per Milano
Depredandola e portando anche la peste
Francesco Gonzaga Capitano del popolo
Non sapendo più quali provvedimenti adottare.
Per scongiurare
O lenire la così grande calamità,
Fece voto alla Madonna delle Grazie,
Che cessata la moria,
Di migliaia di mantovani
Avrebbe mutato quel povero oratorio
In un’ampia e suntuosa basilica
E il voto fu subito compiuto;
Nel 1399 per opera, credesi di Bartolino
Da Novara.
L’architetto di corte
A cui si ascrive anche la costruzione
De castello di Mantova,
In quell’ansa del fiume sorge un tempio
Maestoso,
Che a detta di Paolo Attavanti,
Storico non molto lontano da quei tempi
Importò la gente’ ingente di 30. 000 scudi d’oro;
E per questa beneficienza
Evi fu posta una targa,
Che ricorda la devastante peste.
Il voto e l’edificazione del Santuario,
Il quale fu consacrato
Nella festa dell’Assunta il 15 agosto 1406,
Con un sito solenne.
Presenziarono con Francesco Gonzaga
Il Vescovo Antonio,
Nicolò Tinti vescovo di Cremona
E il mantovano Giovanni, Patriarca di Grado
E tutte le massime autorità spirituali di Venezia:
La potenza con cui il signore di Mantova
Intratteneva stretti rapporti politici militari.
Oggi, è un continuo pellegrinaggio di fedeli.
Di tutta la Lombardia
Il 15 Agosto è stata istituita la festa dei “ Madonnari”.
Che richiama migliaia di fedeli da ogni parte.
E’ un Santuario molto rinomato in tutto il mondo.
Per le grazie ricevute dalla Madonna.
Ogni volta che ci troviamo a passare di lì.
Entriamo dentro a piegare il ginocchio nel tempio.
Della Madonna delle Grazie,
Ove una miriade di statue issate su di una barocca.
Impalcatura lignea
Stanno a testimoni della pietà cittadina
Per la Vergine dispensatrice di Grazie.
Il Gabbiano
IL MESE DI MAGGIO
RispondiEliminaE’ arrivato il mese Mariano
Il mese delle rose
Il mese delle giovani spose
Il mese del Sacro Cuore
A cui la Madonna Santa delle Grazie
Ci ha dischiuso in questo mese di maggio
Mentre noi abbiamo detto di insegnarci
Le vie del vero Amore
Uniamo in questo mese ai palpiti di amare
Cui la Madonna amò il Sacro Cuore
Fin da quando Gesù
Venne ad abitare
Nel suo sacro seno verginale
Con cui continua ad amarlo
Per l’eternità
O Madre celeste e buona,
Presenta a Gesù il nostro piccolo cuore
Noi, piccole creature,
Di questa terra martoriata
Vogliamo prendere
Il tuo amore immenso
Per Gesù ed in questo mese
Moltiplicarlo ancora,
Se fosse possibile,
Tante volte
Quanti granelli di sabbia
Sono in riva al mare,
Quanti pensieri
Sono in tutte le menti,
Metterci tra le fiamme
Benedette del Sacro Cuore di Gesù,
O Madonna delle Grazie,
Dispensatrice di miracoli
Farci entrare nella sua ferita,
Farci prendere da lui,
L’atto di virtù
Recitiamo devotamente
Le litanie del Sacro Cuore.
In questo mese profumato
Dalle rose dai fiori
Dalle preghiere
Dalla fede e dell’amore.
Il Gabbiano
LE ROSE DI MAGGIO
RispondiEliminaOggi 22 maggio
Ricorre la festa di S, Rita
La Chiesa festeggia
In questa domenica
Di Maggio
Il mese delle rose
E delle spose
Ella è una delle Sante
A cui sono più devoto.
Alcuni anni fa,
Con Adriana mia moglie
Ci siamo recati
Nel paesino di Cascia
Incastonato nella montagna
Come una pietra preziosa.
E’chiamata la santa dei miracoli
Impossibili.
E’ di una straordinaria
Devozione popolare
Ha vissuto
Prima come sposa e madre
Poi come vedova
Ed infine come monaca
La sua venerazione
Non accenna a diminuire
Fra il popolo e i fedeli
Accompagnata da conversioni,
Miracoli
Profumi ed altro
Ancora.
Ma quello che domina
In quel giardino sono le rose,
Le rose di maggio
Il mese di maggio è anche
Il mese dell’amore
Che vince l’inverno,
Con il potere dei fiori.
Dire amore,
Con il linguaggio dei fiori,
E’ il simbolo di eccellenza,
Della grazia e della bellezza.
Le rose di maggio
Hanno ispirato i poeti di tutti i tempi
Come il grande scrittore
A. Manzoni:
Con la poesia: il 5 Maggio
A Napoleone.
I versi brevi e rapidi nella loro lettura
Sono aderenti alla vita
Di colui che tenne in mano i destini dell'Europa.
Le parole sembrano stampate
Come frasi sacre nel tempo,
Nel presente,
Ma anche nel futuro di quell'evento.
“Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro, ”
Il fiore di maggio
E’ il fiore che si accosta
Alla passione dell’amore.
Sbocciano le rose e gli amori
Le ragazze aspettano impaziente
Questo mese fatidico
Per indossare l’abito bianco,
Che significa la verginità
E realizzare così
Il loro sogno d’amore
Nel silenzio della notte,
Mentre la luna fa le
Fusa alle stelle brillarelle
Vedo la sposa distesa sul Talamo dell’amore.
Tra i petali di fiori
E vivere quel sogno
Agognato
Sorridendo alla vita
Nel silenzio assoluto della notte,
Un silenzio diverso
Del silenzio,
Che penetra nell’anima
Dopo l’amore
Ascolta
Il battito del tuo cuore
Con la tua dolcezza
La tua bellezza
Vorrei posare il mio viso
Tra le tue mai
Chiudere gli occhi
E sognare con te
Nella passione
Mentre la notte ha una magia
Particolare che quali coccola.
Nel cielo stellato
La luna ruffiana
Si culla
Dolcemente fra le nuvole
Mentre attende
La sorella aurora
Che con i colori del novello giorno
Li trova ancora gli innamorati
Dolcemente abbracciati
Un raggio del sole nascente
Li ha svegliati
Con la testa sul cuscino,
Svegliati amore!
E’ mattino,
Quella notte
Era nato un nuovo fiore
Una rosa di maggio.
Il Gabbiano
Polvere di stelle
RispondiEliminaIN RICORDO DELL'ANIMA DI DIEGO
Cappa di nero cristallo
Ricolma di fulgide gemme
Il cielo.
Mentre dal camino del rifugio continua
Ad uscire un fil di fumo grigio che si disperde
Nella notte sulla montagna incantata!
Innumerevoli occhi
Cui vibrano ciglia infuocate
Ci sussurrano – fissi – dall’alto.
Forse, attraverso il loro palpito
È Dio che ci guarda.
Nel buio della notte trascorre un messaggio.
Di pace per questo pianeta
Remoto, sperduto ai margini
D’una fiumana di luce.
Fra tanti mondi corruschi
Di cui la divina potenza
Lo spazio cosparse, infinito,
Quest’atomo opaco fu oggetto
Di predilezione ed attrasse
Il verbo incarnato, onde l’uomo
Di Dio poté dirsi fratello.
Se il male come onda di limo
Minaccia; se l’odio, serpente
Nascosto, i cuori avvelena;
La speme non muore. Desio
Di pura bellezza, d’amore,
Rinasce nell’animo al mite
Bagliore degli astri. Esse sono lampade
Accese dal vigile cuore
Di un Padre che i figli lontani
Attende sereno ed eterno.
Mentre la pallida luna
Continua at attraversare l’universo
Con il suo messaggio di pace.
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RispondiEliminacon le preghiere dell'anima
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